La mia maestra delle elementari mi diceva sbagliando si impara, ed era un giusto insegnamento perché nessuno di noi nasce padrone della scienza e della conoscenza ma con le esperienze e per l’appunto gli errori impariamo e cerchiamo di migliorare. Questo sarebbe secondo me il giusto modo di essere e di vivere. Invece mettiamo in Italia questo paese sempre fresco di novità specialmente per quanto riguarda i dirigenti forse quello del capo del governo adesso è stata semplicemente una svista. Però vogliamo rifarci presentando al mondo il nuovo presidente della federazione che volendo o no fa famosi i nostri sportivi cioè il calcio, quello sport che bene o male è associato all’Italia o comunque a questa zona del mondo. E ci presentiamo con questa persona che non ha bisogno di presentazioni visto che è diventato famoso per una frase di grandissima intelligenza. Per questo mi allaccio nuovamente al titolo di questo articolo: noto con dispiacere che in Italia più si è potenti più valgono le scuse nel senso che io ho spesso mi trovo a dover piangere le conseguenze per un atteggiamento magari sbagliato nei confronti di qualcuno, perché come dicevo prima si può sbagliare!! Se sei potente famoso puoi permetterti di offendere categorie svantaggiate, donne, uomini, se sei potente puoi dire anche froci tanto dopo gli basta chiedere scusa ed è tutto finito. Io penso che le scuse valgono valgono veramente tanto però devi prenderti anche le responsabilità delle due azioni poi le scuse dovrebbero darti semplicemente la dignità di guardarti allo specchio in certi casi.
Hai perfettamente ragione. Spesso le persone disattente non “vedono” i diversi. Ed è cosa incivile. Nessuno deve permettersi , mai , neppure per scherzo, di proferire parole offensive. E neanche l’opposto. Cioè compatire. Ogni individuo è una Persona. Va rispettata.
In gioventù avevo un amico “non vedente”. Per me era un piacere stare con lui. Era davvero intelligente. Molto colto e preparatissimo in Italiano e Greco. Credimi , non l’ho mai dimenticato. Oggi vive a Milano. Ed è in pensione dopo aver fatto per 35 anni l’Insegnate in Liceo.
Perciò ribadisco:i diversamente abili hanno gli stessi diritti dei ” normali”.
Ciao Nino ..e buona notte.
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