Analisi del 2015

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.

Ecco un estratto:

Un “cable car” di San Francisco contiene 60 passeggeri. Questo blog è stato visto circa 2.000 volte nel 2015. Se fosse un cable car, ci vorrebbero circa 33 viaggi per trasportare altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

#‎nonmiarrendo‬

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Anche quest’anno parte la maratona di beneficenza per la ricerca contro le malattie genetiche rare di Telethon sulle reti Rai, la parola d’ordine o come si usa dire adesso hashtag è #‎nonmiarrendo

No non mi arrendo no!

Anche la mia malattia è definita rara, inizialmente non sapevamo nemmeno come si chiamava, non è che averlo saputo ha poi cambiato un granchè. Inizialmente sono stato esaminato da tanti forse troppi dottori i miei genitori non si sono mai arresi dovevano capire o almeno sapere, col passare degli anni prendevo coscienza del mio essere certo la malattia aveva tolto tanto del mio fisico ma mentalmente no anzi mi ha dato quella caparbietà e ostinazione che ha aiutato me ma anche i miei genitori ad andare avanti passo dopo passo. Non arrendersi spesso significa anche non farsi illusioni accettare se stessi vivere la propria vita.

Io sono testardo, tenace, caparbio e spesso incazzato, molte volte sono caduto a terra e mi sono rialzato ed essere così mi ha aiutato a superare certi ostacoli. Però questa “sofferenza” mi ha fatto anche essere comprensivo ho imparato ad ascoltare le persone a non pensare che la mia sofferenza sia l’unica al mondo. La ricerca scientifica in futuro troverà una cura a questo ci credo non so quanto tempo ci vorrà se io ci sarò o meno, questa importantissima maratona oltre a dare finanziamenti alla ricerca ha dato strumentazioni e centri specializzati che aiutano a migliorare la qualità della vita. Quindi non arrendetevi e finanziamo la ricerca finanziamo Telethon.

La mostra prima parte

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Guarda questa è una disegnatrice molto profonda!

Cosa? Rispondo io…

Va bene stavo pensando a tutt’altro. Si d’accordo farti compagnia va bene però adesso vorresti anche un commento? Penso abbozzando il sorriso di colui che sta cercando di dire qualcosa di intelligente.

Infatti riflettevo sul tratto che per quanto leggero sembra davvero con una grande personalità.

Wow è andata spero.

Cioè capisco che fare compagnia alla sorella di mia madre è giusto, però io certe cose davvero non le capisco.

Mi piace andare nei musei, rimango affascinato da certe opere e non sono il tipo che pensa: bello chissà quanto costerebbe? Ho visto opere famose e persone ad ammirarle con una devozione quasi religiosa, alle volte prima di andare in un museo mi sono anche preparato. Si ebbene sì ho studiato perché così sono riuscito ad apprezzare l’opera in una maniera più approfondita più “colta”.

Ho visitato anche i musei di arte moderna dove a mio parere alcune cose sono davvero esagerate però penso che la curiosità sia una fonte di energia vitale molto importante. Detto questo non sono il tipo a cui piace mentire e purtroppo o per fortuna non mi faccio nemmeno convincere facilmente in fondo quello che è bello per te non deve esserlo per forza per me o viceversa.

Penso si sia capita che quest’artista non mi piace vero? Spero di non farlo capire alla zia ci resterebbe male in fondo a portarmi qui è stata lei.

Allora continuo ad aggirarmi per la sala mi soffermo davanti ad uno o all’altro disegno inclinando ogni tanto la testa per mettere meglio a fuoco, sicuramente più interessante è la gente attorno a me pensare a quello che pensano mi fa divertire…

Chissà se anche loro sono qui per fare compagnia a qualcuno chi fa compagnia e invece chi è il mandante… Mandante beh esagerato anche se vedo facce vicine alla disperazione. Possibilmente quel tipo lì in fondo avrebbe preferito vedersi la partita, meglio di quello che si mette a guardare il retro un po’ di tutte…

Spero non abbia guardato anche il mio.

Chiedo scusa alla zia mi allontano un attimo, faccio una capatina al rinfresco in fondo il solito prosecco da tre euro non è male quasi quasi comincia a piacermi.

Faccio un sorso niente il mio palato si rifiuta le bollicine risalgono fino al naso e gli occhi quasi si arrossano faccio il duro ed ancora un altro sorso… Ma veramente? Si sono col bicchiere in mano non ci sono piante assetate nelle vicinanze devo finirlo prima che diventi anche caldo almeno così lo butto giù.

Certo però col bicchiere in mano faccio tutta un’altra impressione mi muovo più spavaldo, possibilmente c’è anche una nipote che accompagna sua zia? Alcuni chiamano l’alcol coraggio liquido. Definizione esagerata però in fondo un po’ aiuta.

Eccola è li la nipote che speravo di trovare, anche lei davanti a questi disegni con la faccia un po’ dubbiosa