Tre sono le componenti di cui sei formato: corpo, soffio, mente. Di queste le prime due sono tue, per quanto devi curartene; solo la terza è sovranamente tua. Perciò, qualora tu separi da te stesso, ovvero dal tuo intelletto, quanto altri fanno o dicono o quanto tu stesso hai fatto o detto o quanto appartiene al corpo o al soffio, è realtà aggiuntiva indipendente dalla tua scelta di fondo, quanto è fatto girare dal vortice che scorre esteriormente attorno a te, cosicché svincolatasi dai lacci del destino, la tua facoltà intellettiva possa vivere pura, indipendente e per conto suo. Tu separi da questo tuo egemonico quanto vi si trova allacciato per l’inclinazione passionale alle cose e dal tempo quel che sarà o quel che se ne è andato, e riesca a fare di te stesso ” una sfera imperturbabile che gode della sua beata unicità”, avendo cura unicamente di vivere il tempo che vidi, cioè il tempo presente.